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Cambiare il voto degli Italiani all'estero

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È possibile che la legge elettorale italiana venga modificata nei prossimi mesi. L’Italian Society presso il Trinity College di Dublino con la presente petizione vuole far presente al legislatore che sarebbe questa un'ottima occasione per cambiare le norme che regolano il voto degli Italiani all'estero. In particolare, la legge attuale penalizza l'esercizio del diritto di voto da parte degli Italiani che risiedono temporaneamente all'estero. Un possibile sistema di voto alternativo viene altresì proposto.
 
Negli ultimi anni, molti Italiani, presumibilmente diverse decine di migliaia e prevalentemente giovani, hanno lasciato il Paese in cerca di lavoro o per studiare. Tali cittadini, che da qualche mese o anno vivono all’estero, sono fortemente disincentivati ad esercitare il loro diritto di voto alle elezioni politiche in Italia. Infatti, per votare dall’estero è necessario registrarsi all’Albo degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) e, tuttavia, un effetto immediato dell’iscrizione è che si perde il diritto all’assistenza sanitaria in Italia (eccetto le prestazioni ospedaliere urgenti). Pertanto, quando vengono indette le elezioni, i cittadini italiani che ancora non sanno se si stabilizzeranno definitivamente all’estero si trovano a dover scegliere: iscriversi all’AIRE, dunque perdendo l’assistenza sanitaria, o pagarsi il viaggio, e magari usare giorni di ferie, per tornare in Italia a votare? Molti, probabilmente la maggioranza, preferiscono non sostenere i costi di nessuna delle due opzioni e, quindi, semplicemente non votano.
     Ma quello descritto non è l’unico aspetto della legge elettorale vigente che di fatto penalizza gli Italiani temporanemente residenti all’estero. Infatti, tutti gli iscritti all’AIRE, indipendentemente da quanto tempo siano su quel registro, votano per la Circoscrizione Estero, la quale peraltro non conta ai fini dell’assegnazione del cosiddetto premio di maggioranza. Ovvero, eleggono i diciotto onorevoli che la legge vuole siedano in Parlamento affinché la comunità degli Italiani nel mondo, prodotto di flussi migratori più o meno lontani nel tempo, sia rappresentata. In altre parole, la legge non distingue tra gli Italiani che sono appena emigrati e quelli che magari non hanno mai messo piede in Italia. Chi ha lasciato il Paese da poco, e potrebbe sperare di farvi ritorno quanto prima, dovrebbe invece essere messo nella condizione non solo di esercitare il diritto di voto senza perdere l'accesso all’assistenza sanitaria, ma anche di eleggere rappresentanti che operino nel suo interesse di cittadino che presto tornerà a risiedere in Italia. La stessa legge attuale consente ad un iscritto all’AIRE di “optare” per tornare a votare in Italia, ma lo deve fare a spese proprie.
     Rileviamo che gli studenti Erasmus, i quali studiano da tre a nove mesi in università europee, da soli costituiscono una categoria di cittadini - migliaia - che è penalizzata dalla legge elettorale nel senso illustrato sopra. Si tratta di cittadini che, per definizione, si trovano all’estero solo temporaneamente, dal momento che dovranno rientrare per terminare gli studi. Eppure anche loro, se vogliono votare in caso di elezioni, si trovano a dover scegliere tra pagarsi il viaggio per tornare a casa o prendere la residenza all’estero per pochi mesi,  così perdendo l’assistenza sanitaria e in più spendendo il voto per la Circoscrizione Estero. Naturalmente, anche in questo specifico caso, in moltissimi finiscono per non votare.
     I cittadini tedeschi e francesi, per esempio, che vivono temporaneamente all’estero non sono penalizzati nell’esercizio del diritto di voto come lo sono gli Italiani. I primi votano per posta, i secondi per procura, ovvero delegando qualcuno che in patria voti per loro. Se il legislatore italiano preferisce non adottare questi sistemi, per evitare possibili abusi e rispettare il principio della personalità del voto (art. 48 della Costituzione), sicuramente dispone di almeno un’altra opzione. Infatti, basterebbe stabilire che solo dopo un certo numero di anni dall’iscrizione all’AIRE il cittadino perda l’assistenza sanitaria. Quanto al diritto di scegliere se votare per la Circoscrizione di origine o quella Estero, questo dovrebbe essere garantito senza costi personali (per esempio, votando al consolato) almeno per un certo numero di anni dall’iscrizione all’AIRE.
     Una soluzione di questo tipo, che l’Italian Society presso il Trinity College di Dublino propone, avrebbe dunque un doppio merito. Sia quello di rendere effettivo il diritto di voto dei molti Italiani temporaneamente all’estero, come prescrive l'articolo 48 della Costituzione, sia quello di permettere ai medesimi di esprimersi sulle politiche che realmente informano il Paese dove potrebbero - lo speriamo - fare ritorno. Non solo, dal momento che tutti gli Italiani all’estero sarebbero incentivati a iscriversi all’AIRE, finalmente disporremmo di statistiche ufficiali attendibili sull’emigrazione di questi ultimi anni.


Se sei d’accordo con quanto hai letto, per favore firma questa petizione. Invieremo le firme ai Presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera, e ai Presidenti delle Comissioni Affari Esteri della Camera e del Senato.

N.B.: Solo a questi destinatari, su loro eventuale richiesta, potranno essere dati gli indirizzi email dei firmatari. Ogni altro uso degli indirizzi email è escluso. Sta invece ai firmatari decidere se dare le altre informazioni, le quali resteranno pubblicamente disponibili.
Invitiamo i firmatari che abbiano un account Facebook a iscriversi al gruppo che abbiamo creato a supporto di questa iniziativa. In quello spazio e sul blog della Italian Society (i cui link si trovano sulla parte destra di questa pagina) vi terremo informati sulle adesioni e l'esito della petizione.

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Italian Society at Trinity College Dublin (TCD) NB: Ogni eventuale pubblicità presente in questa pagina è automaticamente generata e non ha alcun legame né con la petizione né con l'Italian Society presso il Trinity College di Dublino. Sponsored links may be automatically added to this page and as such they have nothing to do with the aims of this petition or with the views of its promoters.

Links

Qui trovi l'articolo 48 della Costituzione italiana sul diritto, e dovere civico, di voto.

Qui trovi le informazioni sull'AIRE e il voto degli Italiani all'estero.

Qui trovi le informazioni su residenza all'estero e assistenza sanitaria.

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Here you find the petition in English (TCD Italian Society's blog).  

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