Dentifricio all\'anticongelante, giocattoli verniciati al piombo, le scarpe al cromo. L\'allarme sui prodotti made in China non si e\' ancora fermato. Adesso tocca ai vestiti alla formaldeide. Lo fa sapere l\'Aduc in una nota, riportando una notizia che arriva dalla Nuova Zelanda dove, durante una trasmissione televisiva, sono stati resi noti i dati di una indagine sulla quantita\' di formaldeide nei tessuti di indumenti provenienti dalla Cina. Temo che nemmeno questo possa essere sufficiente a provocare una retromarcia da parte di chi ha difeso il ;made in China con le unghie e con i denti. Cari italiani, quest\'ultima notizia conferma nuovamente, ce ne fosse bisogno, le nostre ragioni riguardo alla questione cinese. Mettete da parte i pregiudizi anti-nazionalistici e non sputate sulle nostre campagne, sulle nostre idee. La strada per il sociale, e\' quella che abbiamo imboccato noi, non e\' piu\' la vostra. Le politiche sociali del terzo millennio guardano a: schierarsi contro il made in China, difendere il made in Italy ed il made in Europe, lottare per le radici giudaico-cristiane dell\'Europa, difendere la sicurezza dei cittadini, valorizzare le nostre tradizioni. Queste sono le nuove Politiche Sociali, dell\'Italia e dell\'Europa. Dobbiamo comprendere che senza sentimento di appartenenza ad una comunita\' nazionale, sociale, popolare e politica, non puo\' esserci socialita\' ma solo bellum omnium contra omnes. Continuiamo su questa strada: contro i Laogai, contro il made in China, contro le Olimpiadi di Pechino 2008. In difesa della nostra Patria e dei nostri connazionali, in difesa dell\'Europa e dei diritti umani. CONTRO LA CINA E IN DIFESA DEI CINESI.

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